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C’è gocciolina e gocciolina




La pandemia COVID-19 ha portato all’attenzione quello che era già un problema annoso legato all’inquinamento : il particolato.

Respiratorio o no, nell’aria intorno a noi sono in sospensione moltissime “particelle” : occorre ragionare in micron, o micrometro, vale a dire un milionesimo di un metro.

Ci sono particelle di sabbie delle più diverse origini - il cielo “giallo” per le sabbie del Sahara, i depositi sulle nostre auto dopo una pioggia intensa,…- che si aggirano sui 90 micron. Capelli, peli, squame di cute - la forfora ad esempio- i frustoli di lana di una coperta sbattuta controluce possono essere sui 50-70 micron o più. Con i pollini, le polveri ci spostiamo ai 10 micron, il famoso PM10. Per fare un paragone, un globulo rosso umano è in genere sugli 8 micron. Per andare a particelle da combustione, composti metallici… che sono sui 2,5 micron o meno , l’altrettanto famoso PM2,5. In questo <2,5 sono compresi molti dei virus di cui abbiamo discusso in questi anni, ad esempio il virus dell’influenza, quello del raffreddore e quello di COVID-19 sono circa 1 decimo di micron (0,1 micrometri), mentre HIV, quello dell’AIDS è poco più grande ed il temibile ZIKA meno della metà.


Perchè ci interessa questo ? Perchè quando respiriamo del particolato - e lo facciamo continuamente, volenti o nolenti- questo penetrerà più o meno nelle nostre vie aeree a seconda delle sue dimensioni. Mentre le goccioline di maggiori dimensioni, >10micron, si fermeranno più facilmente sulla nostra faccia o sulle mucose del cavo orale, tutto il PM 10, quindi anche la parte che evapora, volatile, delle goccioline più grandi, si diffonde in tutte le prime vie aeree, fino alla fine della trachea. Il PM 2,5 arriverà nei bronchi. Il PM 1 , la parte di particolato <2,5 ma non inferiore al micron, si diffonderà negli alveoli polmonari. Mentre il PM 0.1 ed inferiori supereranno la barriera tra alveoli e sangue e diffonderà per tutto il nostro corpo trasportata dal flusso sanguigno. Questo fanno normalmente in un senso e nell’altro l’ossigeno e l’anidride carbonica ad esempio, che si misurano in picometri, i milionesimi di micron.


Ma ci interessa soprattutto per le medicine che assumiamo: gli spray, gli aerosol, i puff… diffonderanno più o meno nelle nostre vie aeree. Normalmente arrivando fino alla trachea, certo nelle loro componenti volatili più che nelle acquose, e con erogatori particolari, quali quelli dei puff, che erogano particelle adatte ad arrivare ai nostri polmoni


Ricordiamoci di inspirare sempre a fondo quando utilizziamo prodotti aerosol o spray e di seguire le istruzioni con i puff, per lasciare che i contenuti si distribuiscano con l’efficacia desiderata


 
 
 

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