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Il melting pot della Voce

The PEVOC is an interdisciplinary conference for voice professionals to exchange knowledge about the human voice. PEVOC takes place in different European cities every two years. (From PEVOC website)


Nel 2001 mi iscrissi ad un congresso, senza immaginare quanto mi avrebbe cambiato la vita: PEVOC 4, Pan European Voice Conference, Stockholm.


L’idea, come potete leggere voi stessi sul sito https://www.pevoc.org/about.php , venne nel 1995 a Johan Sundberg e Gunnar Rugheimer: creare un forum, uno scambio di informazioni e conoscenze, tra pedagoghi, artisti, medici, scienziati e quant’ altri si occupino di voce. Non è il congresso di questa o quella Società e questo garantisce un buon livello di libertà di accesso. E’ una sorta di work in progress itinerante da una all’altra città europea, a cadenza biennale. Ognuno porta le proprie ricerche, novità, proposte , proprio come in un forum: mi è capitato più e più volte vedere Johan Sundberg prendere dalla tasca taccuino e matita ed annotare appunti di quello che stava ascoltando, o Ingo Titze o Jan Svec in fila aspettare con calma di poter porre la loro domanda a questo o quel Relatore. Si arriva al PEVOC per mettersi in gioco, ma preparati al meglio: avrò senz’altro di fronte chi ha ideato le teorie e gli strumenti fondamentali per la ricerca e la cura della voce negli ultimi sessant’anni, ma saranno lì per ascoltare, confrontarsi, non per giudicare.


Caratteristica del PEVOC? Ognuno ascolta quello che “non sa”, quello di cui non si occupa. Partecipano ingegneri e studenti - di canto, di medicina, di linguistica…-, insegnanti e fonochirurghi, fisiologi e produttori… Perchè l’interdisciplinarietà è la legge qui. Il congresso che raccomando a chi si occupa di voce, a qualunque titolo.


Quando ti capita una masterclass di teatro Shakespeariano sulla pazzia di Ofelia alla Royal Academy of Music (Pevoc Londra) che pone domande anche ai medici? O ti accettano un poster sulla prevenzione voce fatto a scacchiera 3D di Star Trek (Pevoc Stoccolma)? O il Presidente della Conferenza e i maggiori Relatori diventano una jazz band che saluta tutti nell’atrio alla fine dei lavori (Pevoc Groninga)?? Mi accorgo che da quel 2001 ho perso solo quello a Graz dal 2003. E fra poco sarà il turno di Tallinn. PEVOC 14 : avrebbe dovuto tenersi nel 2021, ma la pandemia ha avuto la meglio e si tenne comunque una sorta di prequel, online, il 21 agosto 21.


Cosa mi ha dato il PEVOC?? Innanzitutto le persone, l’occasione di conoscere bene molti e diventare amica con alcuni tra i maggiori Esperti internazionali: Rubin, Hess, Sundberg, Titze, Miller, Verdolini, Epstein, Hillman, Echternach, Richter & Spahn, Svec, Borragan, Denizoglu, Niebudek-Bogusz, Moerman, Dejonckere, Genheid, Schlomicher Tier, Popeil, Lovetri, Howard, Laukannen, Vilkman, Sala, Shivo, Mürbe, Herbst, Lã, Vurma, Amir e quanti quanti altri. Un esempio per tutti? conoscere Montserrat Bonet y Gaudì mi ha fatto conoscere Eduardo Rios ed è nata una parte “catalana” della mia Vita che mai avrei immaginato.


Poi le novità scientifiche : ho visto nascere nelle parole di Svec la videokymografia, da Titze e Jan (sempre Svec) la dosimetria, nelle discussioni costruttive con finlandesi e svedesi, ho partecipato a quasi tutti i workshop sul VoceVista prima da Don Miller ed ora da Christian Herbst, ho ascoltato Kittie (Verdolini) tracciare le linee perché le pubblicazioni in logopedia e voce rispettino le Cochrane o avviare la LMRVT, Ilter (Denizoglu) affiancare Marketta Shivo nei workshop sul LaxVox e poi elaborare il suo percorso di vari device dal PocketVox in poi che rispecchiavano meglio i suoi studi, che avrebbe completato con una terza laurea in biofisica con l’ideazione della valvola nei device, così utile ad esempio nei postCovid.


Non per niente Ilter sta organizzando il prossimo congresso dell’Unione Europea Foniatri, a primavera 2023 ad Antalya, che già prevede un centinaio di relatori da tutto il mondo, soprattutto da quelle nazioni ormai estremamente progredite nel nostro settore scientifico, ma che purtroppo non conosciamo sempre come dovremmo.


E io? A Tallinn porterò due presentazioni, nella sessione di scienze ed in quella del Collegium Medicorum Theatri, sarò presente in due tavole rotonde sull’approccio multidimensionale alla terapia della voce cantata e sulla fonochirurgia - “proprio perchè io non sono un fonochirurgo” come mi ha scritto Dirk Mürbe invitandomi -, sarò moderatore in un’altra sessione…


Di questi temi parleremo in un prossimo post. Quando porterò notizie dai risultati del melting pot.




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