Fin dalla preistoria l'uomo apprese che le piante avevano proprietà non solo nutritive, ma anche “curative”. Gli "uomini di medicina" sono stati poi sostituiti/associati nelle diverse culture da uomini di scienza medica. Le medicine cinesi, indiane, egiziane hanno dato origine alla medicina ippocratica. Dioscoride, medico militare, e Plinio (Naturalis Historia) scrissero i primi trattati enciclopedici. Galeno - da cui deriva “galenico” - descrisse più di 400 medicamenti erboristici per proprietà e indicazioni
Cominciarono così ad apparire i "Giardini dei semplici", dove "semplice" indicava varietà vegetali con virtù medicinali. Negli “spedali” il monacus infirmarius si distingueva dal monacus medicus.
Il Capitulare de Villis di Carlo Magno e poi la Scuola Salernitana, con Trotula de Ruggiero, nel XII secolo, nonché Matteo Silvatico nel XIII-XIV secolo portarono alla tradizione di 7 piante officinali annuali e 7 perenni in ogni giardino di casa. Poi da Colombo con le grandi esplorazioni tutto il Nuovo Mondo e gli altri Continenti portarono molte "nuove" specie vegetali.
Linneo nel 1700 elaborò il sistema di classificazione che usiamo ancora oggi.
Perciò fino al secolo scorso la fitoterapia era il principale trattamento medico, quindi Pasta, Duprez, Malibran, Garcia… vennero curati con fitoterapia, non certo con IPP o steroidi.
Ma i problemi con le piante erano tanti : raccolta, conservazione, rischi di muffe e altri contaminanti deterioranti… così nel 1870 in Germania fu sintetizzato l'acido salicilico, commercializzato nel 1874, con un prezzo 10 volte inferiore a quello ottenuto dall'acido salicilico estratto dal salice. Bayer nel 1879 sintetizzò l'acido acetilsalicilico: Acetilspirsäure. Nasceva l'aspirina e con essa la chimica farmaceutica, ma solo nel 1970 si comprenderà appieno il suo meccanismo d’azione.
Secondo l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) che emana la Strategia per la Medicina Tradizionale dal 2002-2005, ora aggiornata alla 2014-2023, circa l'80% della popolazione africana e il 40% dei cinesi utilizzano prodotti erboristici come assistenza sanitaria primaria. Ben il 60% della popolazione mondiale si affida a rimedi erboristici/farmaci fitoterapici, con una spesa di circa 60 miliardi di dollari/anno. L'industria delle piante medicinali vale circa 100 milioni di dollari e il commercio di piante medicinali e farmaci fitoterapici cresce ogni anno di circa il 15%.
Così se alcaloidi, muffe ecc. contribuirono alla nascita di gran parte della farmacologia “chimica", la farmacologia del nuovo millennio torna alle piante per nuovi principi attivi, soprattutto in oncologia, ma non solo. Nel 2015 il Premio Nobel è andato a To You You per la scoperta dell'artemisina e per il suo grande effetto nella cura del malessere, una delle piaghe che ancora colpiscono il nostro pianeta.
La sicurezza nella produzione del fitoterapico pertanto PUO’ essere garantita. Ma dobbiamo imparare a valutare con attenzione chi la produce e come.
La nascita dell'informatica e la "moda" del naturale riportano anche deviazioni simili a quelle dei tempi di Paracelso, nel Rinascimento. Se oggi chiediamo a Google “Voce e fitoterapia/ erboristeria…” abbiamo milioni di risultati!!! La tradizione orale dovrebbe essere sostituita dalla tradizione virtuale?
Da sempre, le erbe hanno principi attivi, interazioni e reazioni incrociate, come i farmaci che ora riteniamo “ufficiali”. Non è solo CHE prodotto assumiamo, ma soprattutto CON quali altri, pur magari per altri motivi.
In un sondaggio di Surow e Lovetri , il 60% di 142 cantanti negli anni '90 assumeva regolarmente erbe, alcune da più di 5 anni , per problemi di raffreddore, allergie, raucedine, canto, per lo più se lievi, ma, come hanno sottolineato quegli Autori, la comunicazione che riceviamo sulla composizione ed indicazione di questo o quel prodotto o pianta raramente indicano rischi o interazioni farmacologiche : occorre, raccomandano quegli Autori, cercare siti autorizzati che possano offrire assistenza certificata, o parlarne con i propri Curanti, perchè verifichino con adeguata competenza su quei siti.
Dovremmo sapere che alcuni componenti erboristici, come la radice di liquirizia, hanno una certa attività steroidea, vale a dire che agiscono “come” il cortisone, mentre è un grave problema ricorrente l'adulterazione di prodotti erboristici con glucocorticoidi esogeni, riscontrato localmente nei prodotti illegali mascherati da "medicina tradizionale”, quelli che possono essere “offerti in palestra” o “comprati online a basso prezzo”.
Allora ragioniamo alcune erbe e le loro azioni descritte in letteratura
ATTENZIONE :
• NESSUNA DELLE AZIONI DESCRITTE PERMETTE DI VARIARE SPONTANEAMENTE UNA TERAPIA GIA’ IN CORSO CON DELLE ERBE A CASO.
• QUANTO SEGUE VUOLE AIUTARE MEDICO E PAZIENTE A PORRE ATTENZIONE AL FATTO CHE ALCUNE ERBE POSSONO INTERFERIRE CON ALCUNE TERAPIE FARMACOLOGICHE, PUR ASSUMENDO LE UNE E LE ALTRE PER MOTIVI O SINTOMI CHE “DIFFERENTI”.
1) Erbe con azione anticoagulante*
Dong Quai (angelica sinensis) e finocchio perchè contengono cumarina
Salice, primula e Arum triphyllum L: contengono salicilati
Aglio, zenzero, ginkgo biloba: inibiscono l'aggregazione piastrinica
(*ricordiamo che i Trattamenti Anticoagulanti richiedono già di evitare nella dieta
- molte verdure ricche di vit K come cavoli, spinaci, cavolini di Bruxelles, cavoli, senape, cime di rapa, bietole, broccoli, asparagi, camomilla o tè verde, alghe
- o che interferiscono con il warfarin, come succo di mirtillo rosso, succo di pompelmo, alcool
Quindi, se hai un trattamento anticoagulante, controlla con il tuo medico non solo la tua dieta, ma anche se assumi erbe che potrebbero potenziare l'azione anticoagulante con rischi di emorragia)
2) Erbe ad azione diuretica
il sambuco (sambucus), il partenio (tanacetum parthenium), il tarassaco (taraxacum officinale), e l'ortica (urtica dioica) utilizzate come antiallergiche.
L'azione diuretica potrebbe essere utile per dimagrire, ma attenzione a non abbassare la pressione o disidratare troppo!
3) Erbe con attività ormonali
Dong Quai (angelica sinensis) e liquirizia aumentano sia l'attività estrogenica che quella androgenica e possono interferire con il pitch vocale, l'igname ha una forte attività progesterinica, il luppolo ha un alto contenuto di estrogeni, la melatonina ad alte dosi arriva ad essere contraccettiva, lo yohimbe può aumentare il testosterone… (quindi attenzione a chi, di che età, in che condizioni fisiche - sviluppo infantile-adolescenziale, gravidanza, allattamento - o terapie concomitanti vengano somministrate)
4) Erbe con effetti sulla pressione sanguigna
L'erba di San Giovanni (iperico), un'erba spesso usata per il suo effetto di miglioramento dell'umore, ha un effetto inibitore della monoaminossidasi (MAO). L'uso di inibitori MAO insieme a narcotici è collegato a un’ incidenza non trascurabile di febbre alta e coma, quindi chiedete al Vostro Medico, soprattutto se un neurologo o uno psichiatra, prima di assumere iberico
L'uso concomitante di iperico e decongestionanti, caffeina, inalatori per l'asma, anfetamine o prodotti contenenti l'aminoacido tiramina come integratori di aminoacidi, birra, vino rosso, yogurt, cibi fermentati o affumicati può portare a un pericoloso aumento della pressione sanguigna.
Ma Huang è un’erba, nota anche come efedra, che ha un effetto simile all'epinefrina ed è specificamente controindicata in caso di terapia con inibitori MAO (come per l'erba di San Giovanni).
Il ginseng aumenta la pressione sanguigna e abbassa anche la glicemia.
La radice di liquirizia è un potente antidiuretico (ricordate l’effetto similcortisonico?) e porta all'accumulo di liquidi e conseguenti problemi come l'ipertensione.
5) Erbe con effetti sulla fotosensibilizzazione.
Molte erbe, tra cui l'erba di San Giovanni, il Dong Quai, il sedano e l'achillea (achillea) hanno un effetto fotosensibilizzante e dovrebbero essere usate con cautela, se è probabile una forte esposizione al sole, per evitare gravi scottature. Da ricordare soprattutto negli atleti e nei performer.
6) Erbe con effetti sul sistema immunitario
Si dice che molte erbe rafforzino o stimolino il sistema immunitario: ma alcune malattie autoimmuni, quali la sclerosi multipla e l'artrite ne possono soffrire.
L'evidenza in letteratura suggerisce che l'echinacea ha un vantaggio nel ridurre l'incidenza e la durata del comune raffreddore; ma sono necessari studi prospettici randomizzati su larga scala, che controllino variabili come specie, qualità della preparazione e dose di echinacea, metodo di induzione del freddo e obiettività degli endpoint dello studio valutati … prima che l'echinacea possa diventare una pratica standard per la prevenzione o il trattamento del comune raffreddore.
È anche noto che l'echinacea deve essere evitata nelle infezioni da immunodeficienza umana (HIV) e sono state sollevate preoccupazioni sul fatto che l'uso prolungato per più di 6-8 settimane possa causare immunosoppressione in molte persone.
7) Erbe con effetti sulle allergie
Le erbe possono “cross-reagire” con il potere allergenico di altre erbe.
Quindi l'echinacea va evitata se si è allergici ai girasoli, il miele va evitato in tutte le poliallergie alle piante inalanti, camomilla, tarassaco, idraste, prezzemolo, finocchio, sedano, anice, kummel… cross-reagiscono con ambrosia (ambrosia), artemisia e compositae, mentre la betulla - usata come antinfiammatorio e antitosse nel Nord Europa - può reagire in modo incrociato con finocchio o sedano, ma anche con mela o patata... e l'ortica reagisce con la parietaria. Tenetelo presente se, assumendo composti di fitoterapia comparissero effetti similallergici pur se “nel periodo sbagliato”.
8) Erbe con effetti tossici.
Questo ci è più “familiare” : quanti veleni provengono dalle erbe in tanti libri o film!
Chaparral e Consolida Major sono epatotossici se assunti x bocca o iniezione.
La Lobelia ha un forte effetto simile alla nicotina: dosi superiori a 50 mg di lobelia essiccata possono sopprimere il ritmo respiratorio, abbassare la pressione sanguigna e persino portare al coma. Lo stramonio (stramonio) ha un uso ricreativo ma è ad alto rischio di avvelenamento.
Quando non si presta sufficiente attenzione nella raccolta e nella preparazione si rischiano contaminazioni : in alcune tisane sono stati riscontrati alcaloidi della belladonna, così come la descritta contaminazione da Digitalys Lanata ( il principio attivo di un potente farmaco cardiologico, il Lanoxin) della piantaggine.
Aconitum spp., usato nelle medicine erboristiche cinesi, contiene alcaloidi altamente tossici, i cui livelli si riducono, non spariscono, con l'ebollizione. Se viene utilizzato aconito elaborato in modo errato, il prodotto che ne risulta può essere fatale.
9) Erbe con altri effetti I
l ginseng abbassa la glicemia e non dovrebbe essere usato da persone ipoglicemiche.
La salvia contiene può scatenare convulsioni negli epilettici.
La menta piperita rilassa la muscolatura liscia e può favorire il reflusso gastroesofageo.
Masticare le foglie di partenio è un rimedio popolare da usare come espettorante, ma può causare ulcere alla bocca.
Astragalus e bottone d’oro non dovrebbero essere usati in presenza di febbre
Un problema principale è: sto raccogliendo, acquistando assumendo, la pianta "giusta"?
Nel progetto Sisymbrium nel 2018 a Milano è stato chiesto alle persone di cercare piante spontanee di erisimo. L’erba dei cantanti “dovrebbe” crescere lungo le strade o nei prati. La maggior parte dei “ritrovamenti” erano errati, riguardanti piante "semplicemente simili”, ma non correlate affatto all'erisimo. Hanno confuso il vero erisimo con altre piante, simili ma inefficaci.
Assumere trattamenti erboristici significa essere sicuri della pianta giusta, della parte giusta della pianta, della giusta estrazione, della giusta conservazione, del giusto processo per garantire effetti SENZA DANNO!
MESSAGGIO DA RICORDARE
Le erbe sono trattamenti
- Hanno principi attivi con effetti su molti recettori umani
- La maggior parte di questi recettori è coinvolta nelle vie aeree superiori e nella voce
- Nelle emergenze vocali professionali leggere/lievi alcune erbe potrebbero essere utili
- Principalmente se il Professionista non accetta la Farmacopea Ufficiale
Le erbe sono trattamenti
- Hanno principi attivi con reazione incrociata con alcuni farmaci o alcune funzioni umane
- Medicorum Theatri (e tutti gli altri Medici) dovrebbero sapere SE i loro Pazienti usano Trattamenti Alternativi e QUALI
- Quindi da evitare prescrizioni con possibili interazioni con le erbe
- Le erbe possono aiutare in situazioni di emergenza come raffreddore, raucedine, secchezza, allergie
- Le erbe possono facilitare emorragie, ipotensione, allergie,
COME OGNI FARMACO, ANCHE I PRODOTTI DI FITOTERAPIA POSSONO AVERE EFFETTI TOSSICI O INDESIDERATI
BIBLIOGRAFIA
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Bell articolo,che come tanti getta un ombra sulla scienza erboristica . Alimentiamoci solo di farmaci perche quel 40% della popolazione che si rivolge alla natura è veramente malvista dalla scienza chimica, che vorrebbe la fitoterapia occuparsi solo di sciroppi per la tosse . Invece le piante sono in grado di risolvere alla radice problemi come la colesterolemia famigliare, solo che i medici preferiscono prescrivere statine per 20 anni , fino a quando sopraggiungano problemi seri al fegato,all apparato muscolo sheletrico oppure ai reni. Continuiamo cosi senza vedere che in un epoca di grandi progressi della scienza medica,sono parallelamente aumentate esponenzialmente malattie di ogni tipo. La medicina è una grande scienza ed è fondamentale,ma deve stare al suo posto,come ogni legge…